Biodiversità
‘I.I.S. Castiglioni di Limbiate cura e alleva con passione, già da alcuni anni, la razza ovina Brianzola. Questa pecora, un tempo presente nel triangolo compreso tra Como, Lecco e Monza con una popolazione che comprendeva migliaia di capi, si trova oggi in una situazione di forte rischio di estinzione. Le mutate condizioni agricole, lo spopolamento delle campagne, soprattutto nelle aree marginali, e lo sviluppo della razza su un territorio in forte espansione urbanistica, ne hanno provocato una drastica contrazione numerica. Bisogna fare qualcosa e farlo in tempi rapidi, prima che la situazione diventi irrimediabile.
A tal proposito abbiamo accolto con soddisfazione la prova di sensibilità che la Regione Lombardia ha dato, inserendo gli allevatori della razza tra coloro che possono usufruire dei contributi, per le razze autoctone, legati al Piano di Sviluppo Rurale Regionale 2000-
Attualmente nel Milanese sono allevati più di cinquanta capi, distribuiti in due aziende localizzate
nel Parco delle Groane e sono allo studio diverse proposte per incrementare l’allevamento. Nell’ultimo anno si è realizzato un incremento numerico dei capi, prestando una particolare attenzione alla tipicità dei soggetti e alla necessità di introdurre ciclicamente, in ogni singolo gregge, nuovi arieti di ottima genealogia per ovviare ai problemi di consanguineità.
Questa pratica selettiva continuerà anche in futuro per poter mantenere, se non incrementare, gli indici di miglioramento raggiunti. Infatti, l’elevata corrispondenza morfologica tra i capi allevati sul territorio provinciale e lo standard di razza, è stata riconosciuta anche dall’Associazione della Pecora Brianzola, in collaborazione con la quale verrà intensificato il programma di promozione già avviato.
La volontà, poi, del Settore Agricoltura della Provincia di Milano, di esporre, in tutte le manifestazioni agricolo-
Non è da escludere, infine, la possibilità di creare un legame tra produzioni tipiche o biologiche, agriturismo e razze locali quali la Pecora Brianzola, dando così al progetto iniziale di tutela della razza, una valenza economica che permetterà l’avvio di un circolo virtuoso che porterà gli allevatori al giusto grado di autosufficienza.